L’art. 2.233 del Codice Civile dispone che “se il compenso di una prestazione professionale non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe e gli usi, è determinato dal giudice sentito il parere dell’associazione professionale a cui il professionista appartiene. In ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione”; è per questo che il Collegio fornisce “pareri di congruità” invitando nel contempo gli associati ad attenersi alle indicazioni del suo tariffario, anche se è estremamente complicato stabilire compensi, rimborsi od indennità che non siano oggetto di contestazioni, stante l’ormai selvaggia concorrenza e, soprattutto la varietà delle discipline nelle quali operano gli iscritti al ns Sodalizio, le loro figure (periti, esperti, consulenti, tecnici od operatori), le loro mansioni (di concetto o meno) e l’assimilabilità con l’attività di altri professionisti, magari ordinistici, fermo restando l’obbligo di indicare che si tratta di “prestazioni erogate ai sensi della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013” (legge sulle professioni non regolamentate).
Mentre comunque per le prestazioni che si possono rifare ad entità od a valori nei quali l’elemento tempo ha carattere secondario si consiglia di determinare a priori un compenso (” a discrezione“), per quelle nei quali il tempo concorre come elemento principale si deve invece indicare un compenso minimo secondo le tabelle delle singole categorie: così, ad esempio, vengono suggerite -e fornite a richiesta agli interessati- le tariffe minime per consulti e sedute operative nei settori “sanitario“, “cura psichica” e “medicina non convenzionale“, così come vengono indicati i compensi per “insegnanti ed artisti in canto moderno“.
Per prestazioni stragiudiziali in altre categorie o specialità si indicano poi questi compensi minimi:
consulenze (di Periti, Esperti o Consulenti): prima consultazione € 110 – tariffa oraria € 80 – mezza giornata € 250 – intera giornata € 400;
interventi di operatori / tecnici (od iscritti nei Registri Sussidiari): primo intervento € 80 – tariffa oraria € 40 – mezza giornata € 140 -intera giornata € 220.
Il professionista ha poi sempre diritto, se non diversamente concordato, al rimborso delle spese a piè di lista (con massimali di € 40 per colazione o cena e, per il pernottamento, della tariffa prevista per un albergo a 3 stelle, ma il pernottamento viene riconosciuto solo se la sede del professionista dista più di 100 km dal luogo dell’intervento o se lo stesso si protrae per 2 o più giorni consecutivi); il rimborso di biglietti ferroviari, aerei o similari sarà pari alla tariffa più bassa mentre il rimborso chilometrico per tragitti percorsi con la propria auto, se non vengono utilizzate le tariffe ACI, sarà di € 0,40 a km.
In caso si tratti di una perizia a valore, verrà indicata, da parte della Segreteria, la %ale applicabile (variabile a seconda del settore e dell’importo) sul valore della stima.
Le tariffe indicate nel Tariffario sono in ogni caso quelle minime da applicare ed un’eventuale loro riduzione è da considerare deontologicamente scorretta mentre andrà adeguatamente giustificata o documentata ogni maggiorazione per ottenere un positivo “parere di congruità”.
Per casi particolari si potrà comunque far riferimento a tariffari di altre Associazioni, Ordini od Albi professionali sempre che gli stessi vengano accreditati e presi a riferimento in fase di parere di congruità richiesto al Collegio.
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Dichiarazioni di Successione
Per i compensi relativi alle Dichiarazioni di Successione (comportanti le pratiche di successione complete di visure catastali, le dichiarazioni di sussistenza del credito, la determinazione dei valori venali di terreni edificabili ed i certificati di destinazione urbanistica) si raccomanda, in riferimento al valore dell’asse ereditario, l’applicazione della tabella che segue:
valore ASSE fino ad € 10.000 compenso di € 350
da € ad €
50.001 100.000 ” 450
100.001 200.000 ” 550
200.001 300.000 ” 650
300.001 400.000 ” 750
400.001 1.000.000 ” 900
oltre 1.000.000 ” 900 + 2 % sull’eccedenza
(da notare che l’ammontare del compenso include l’IVA ma non comprende imposte, tasse, tributi, marche da bollo e diritti catastali)
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Inquinamento Acustico
Perizie e consulenze richiedono l’utilizzo di determinati strumenti e dunque, aldilà delle tariffe generiche indicate per interventi a tempo (che, in materia, contemplano maggiorazioni del 25 % per urgenze e del 35 % per lavoro notturno o festivo), prevedono un addebito delle spese sostenute per noleggio di apparecchiature maggiorate del 20 % considerando che, se sono di proprietà del professionista, si farà riferimento alle tariffe abitualmente applicate dai noleggiatori. Se invece si è in presenza di compensi a discrezione si dovrà tener conto che una Perizia con la valutazione di impatto acustico dovrà avere un corrispettivo minimo di € 850 per ogni punto di misura fermo restando che una semplice attestazione in materia di applicazione della normativa vigente non potrà essere inferiore a € 100 mentre è prevista una tariffa oraria di € 100 per i sopralluoghi. Per ulteriori casi particolari si potrà comunque far riferimento a tariffari di altre Associazioni, Ordini od Albi professionali sempre che gli stessi vengano accreditati e presi a riferimento in fase di parere di congruità richiesto al Collegio.
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Inquinamento Ambientale – Rifiuti e Bonifiche
Spesso perizie e consulenze in quest’ambito sono supportate da specifici esami di laboratorio per cui, oltre alle tariffe generiche previste per interventi a tempo (che comunque, nella disciplina in esame, contemplano maggiorazioni del 25 % per urgenze e del 35 % per lavoro notturno o festivo) è previsto un addebito delle spese sostenute per esami di laboratorio maggiorate del 20 %. Se però si è in presenza di compensi a discrezione si dovrà tener conto che il controllo della documentazione esistente dovrà avere un corrispettivo minimo di € 850 fermo restando che una semplice attestazione in materia di applicazione della normativa vigente non potrà essere inferiore a € 100 mentre è prevista una tariffa oraria di € 100 per i sopralluoghi.
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La redazione del parere di congruità comporta un contributo proporzionale (dallo 0,005 all’1%) all’importo della notula o fattura (con un minimo di € 35) a favore della Segreteria che, in ogni caso, è in grado di individuare, settore per settore, tutti gli elementi utili a giustificare la richiesta del compenso per una prestazione, in base al suo dettagliato tariffario costantemente aggiornato, e l’associato – anche prima dell’accettazione di un incarico – può chiedere delucidazioni in merito.
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I compensi spettanti ai Periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell’autorità giudiziaria sono invece definiti con L. 8 luglio 1980, n.319 (G.U. 15/07/1980 n.192) e, per i successivi adeguamenti, con Decreto del Presidente della Repubblica del 27/07/1988, n.352 (G.U. n. 193 del 18/08/1988) con le relative tabelle.
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Il DM 140 del 20/07/2012 ha riscritto poi le regole per definire le tariffe professionali in sede giudiziale quando manca l’accordo fra le parti, stabilendo criteri specifici per le diverse categorie e i seguenti parametri generali validi per tutti:
a) i compensi non includono i rimborsi spese secondo qualsiasi modalità, compresa quella concordata in modo forfettario, ed oneri o contributi dovuti a qualsiasi titolo; i costi degli ausiliari sono compresi tra le spese del professionista;
b) i compensi liquidati includono l’intero corrispettivo per la prestazione professionale, comprese le attività accessorie;
c) per gli incarichi collegiali il compenso è unico ma l’organo giurisdizionale può aumentarlo fino al doppio: se sono conferiti ad una società tra professionisti si applica il compenso spettante ad uno solo di essi;
d) per gli incarichi non conclusi si tiene conto dell’opera effettivamente svolta.
Nel caso in cui le prestazioni siano state remunerate secondo il compenso pattuito ma in misura inferiore a quanto previsto dal tariffario professionale non è possibile ricorrere al giudice, che interviene in mancanza della convenzione tra le parti e non quando il compenso è ritenuto insufficiente o difforme rispetto agli onorari previsti (Cassazione, sentenza n. 19224).
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Il Collegio Toscano Periti Esperti Consulenti accoglie professionisti che, aldilà dell’abilitazione, dimostrino formazione e competenza tali da consentire al Consumatore di valutarne, nel rispetto delle regole della concorrenza, la valenza, favorendone la scelta e tutelandolo in linea con quanto previsto dal Codice di Consumo di cui al Decreto Legislativo n. 2.016 del 16 settembre 2005.
Vengono, dalla Legge n.4 del 14/01/2013, definite “professioni non regolamentate” le attività economiche esercitate mediante lavoro intellettuale, o con il suo soccorso, rivolte alla prestazione di opere o servizi a favore di terzi, con esclusione di quelle riservate per legge ad iscritti in albi od elenchi ai sensi dell’art. 2.229 C.C., delle professioni sanitarie e delle attività artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinate da specifiche normative. La stragrande maggioranza degli iscritti al sodalizio opera dunque nel campo delle professioni non regolamentate ed è per questo che si è tenuti ad indicare, in calce a fatture e notule, la dicitura “prestazione erogata ai sensi della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013″.